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Mobility manager aziendali obbligatori: le regole per le aziende oltre i 100 dipendenti in centri sopra i 50mila abitanti e Comuni

Il decreto attuativo del Ministero delle infrastrutture e trasporti  che definisce  quanto previsto dall’art. 229, comma 4, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (Decreto Rilancio) era stato pubblicato in GU a giugno 2021

La norma mirava a favorire la riduzione strutturale e permanente dell’impatto ambientale del  traffico  privato, promuovendo  interventi di organizzazione e gestione degli spostamenti sistematici casa-lavoro, con  l’utilizzo di sistemi condivisi e a ridotto impatto ambientale (bici/ car sharing, car pooling ,  ecc) invece delle auto private.

A questo fine   si prevedeva l’istituzione di

  1.  «mobility manager aziendali»:  per le  aziende con piu di 100 dipendenti  situate  in  capoluoghi di regione, città metropolitane, capoluoghi  di provincia o comunque nei comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti  e 
  2.  «mobility manager d’area»: negli enti locali , chiamati a fare da raccordo tra i mobility manager aziendali;

La norma specifica che il numero di 100 dipendenti comprende il personale presente in azienda anche per  contratti di appalto di servizi o di forme quali distacco, comando  ecc.

I mobility manager possono essere nominati e i piani possono essere comunque predisposti in forma volontaria anche nelle aziende al disotto della soglia prevista e dagli enti locali non tenuti all’obbligo di legge.

I manager sono chiamati a   predisporre  i piani degli spostamenti casa-lavoro (PSCL) che dovranno definire  misure alternative all’utilizzo delle auto private (car sharing car pooling  con i relativi benefici  entro il 31 dicembre di ogni anno. Le specifiche istruzioni riguardanti le linee guida per la redazione dei PSCL sono ancora in fase di predisposizione da parte dei ministeri competenti.

AGGIORNAMENTO 21 novembre 2022 

Nella Gazzetta Ufficiale del 18 novembre è stato pubblicato il decreto del Ministero della Transizione ecologica con modifiche al  decreto  ministeriale 12  maggio  2021.

Tra le novità si segnala  che  «In caso di società infragruppo ubicate nella stessa unità  locale, la soglia dei 100 dipendenti e’ calcolata sommando i dipendenti delle diverse società del raggruppamento». 

Altre modifiche riguardano invece l’obbligo a carico delle pubbliche amministrazioni.

Qui il testo del nuovo decreto

Piani spostamenti PLSC: cosa sono

Come detto il PLSC deve definire in dettaglio:

  •   le misure utili a orientare gli spostamenti casa-lavoro del personale dipendente verso forme di mobilità sostenibile ,  sulla base dell’analisi degli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti, delle loro esigenze di mobilità e dello stato dell’offerta di trasporto pubblico del territorio e
  • i benefici conseguibili , sia per i dipendenti che per l’ambiente  con l’attuazione delle misure .

In sede di prima applicazione i primi PSCL andranno predisposti entro il 23 novembre 2021 (180 giorni dall’entrata in vigore del decreto)

A regime i piani andranno inviati ogni anno entro 15 giorni dalla redazione al Comune di riferimento .

Sono previste anche misure di primalità per i Comuni che riescano a ottimizzare e integrare i diversi PSCL.

Requisiti e Funzioni del mobility manager aziendale e d’area

Il requisito fondamentale richiesto al mobility manager e la comprovata competenza professionale e/o a esperienza nel settore della mobilità sostenibile, dei trasporti o della tutela ambientale.

I mobility manager aziendali   saranno tenuti a

  • interventi di organizzazione e la gestione della domanda di mobilità del personale dipendente,
  •  supporto all’adozione del PSCL;
  • adeguamento del PSCL  sulla base delle indicazioni ricevute dal comune
  • verifica dell’attuazione del PSCL, e valutazione del loro livello di soddisfazione;
  • cura dei rapporti con enti pubblici e privati direttamente  coinvolti
  • iniziative di informazione, divulgazione e sensibilizzazione sul tema della mobilità sostenibile

 Al mobility manager d’area sono attribuite le funzioni di :

  • raccordo tra i mobility manager aziendali del territorio di riferimento, al fine dello sviluppo di best practices e moduli collaborativi con incontri periodici
  •  supporto al Comune di riferimento nella definizione e implementazione di politiche di mobilità sostenibile;
  • acquisizione dei dati relativi all’origine/destinazione ed agli orari di ingresso ed uscita dei dipendenti e degli studenti forniti dai mobility manager aziendali e scolastici e trasferimento dei dati in argomento agli enti programmatori dei servizi pubblici di trasporto comunali e regionali.
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