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INPS: Lavori usuranti – monitoraggio e comunicazione obbligatoria entro il 31 marzo

Ricordiamo che entro il 31 marzo 2024 deve essere inviata la comunicazione delle attività lavorative usuranti, svolte nell’anno 2023, inserendolo nel portale ministeriale “cliclavoro”, i dati necessari

In particolare nel 2024 gli addetti alle mansioni usuranti possono uscire con la pensione anticipata (41 anni e 10 mesi di contributi le donne, 42 anni e 10 mesi di contributi gli uomini, indipendentemente dall’età anagrafica o con la pensione di vecchiaia a 67 anni di età unitamente a 20 anni di contributi.

 

ELENCO DEI LAVORI USURANTI

  • lavori in galleria, cava o miniera, incluse le mansioni eseguite dagli addetti al fronte di avanzamento prevalentemente e continuativamente in ambienti sotterranei. Si tratta dunque soprattutto di cave e miniere, ma anche di ambienti diversi, benché dotati di caratteristiche fisiche analoghe e della medesima difficoltà di movimento e di accesso;
  • lavori ad alte temperature;
  • lavori in cassoni ad aria compressa;
  • lavori svolti dai palombari;
  • lavorazione del vetro cavo;
  • lavori di rimozione dell’amianto;
  • lavori eseguiti prevalentemente e continuativamente in spazi ristretti, ovvero le attività di costruzione, riparazione e manutenzione navale svolte presso strutture come intercapedini, doppi fondi, pozzetti, blocchi e affini;
  • lavori a catena o in serie, inclusi i casi in cui si deve seguire un certo ritmo produttivo, oppure le attività la cui prestazione è valutata in funzione delle misurazioni dei tempi di lavorazione;
  • conducenti di veicoli destinati a servizio pubblico di trasporto collettivo, con una capienza superiore a nove posti.
  • lavoratori impiegati in catena di montaggio
  • chi guida veicoli pesanti (con una capienza minima di almeno nove posti, incluso il conducente). Alla luce di questa definizione, non sembrerebbe compreso chi guida per lavoro mezzi come il camion.

 

  • chi svolge per un numero minimo di giornate durante l’anno l’attività lavorativa di notte o nei turni di notte. In particolare, tra i lavoratori che hanno diritto alla pensione di anzianità, sono compresi:
    • i dipendenti che hanno svolto almeno 78 giorni l’anno di lavoro di notte possono uscire dal lavoro con la quota 97,6;
    • i dipendenti che hanno svolto un numero compreso tra 72 e 78 giorni l’anno di turni notturni possono usufruire della quota 98,6 ai fini pensionistici;
    • i dipendenti che hanno svolto un numero compreso tra 64 e 72 giorni l’anno di turni notturni ricevono l’aumento di due anni per i requisiti necessari per la pensione di anzianità, con la possibilità di beneficiare di quota 99,6.

Il riconoscimento del lavoro notturno come usurante ai fini pensionistici, però, richiede che l’attività sia svolta per almeno la metà della vita lavorativa. In alternativa, il lavoro notturno deve essere stato praticato per almeno 7 anni negli ultimi 10 prima della pensione.

Per usufruire della pensione con 41 anni di contributi, invece, è necessario aver svolto lavoro notturno per almeno 64 notti all’anno. Qualora un anno non si raggiunga il numero minimo di giornate, viene eliminato dal calcolo delle annualità valide per le agevolazioni pensionistiche.

 

  • operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia, e della manutenzione degli edifici;
  • conduttori di gru e macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni;
  • conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante;
  • conciatori di pelli e pellicce;
  • conduttori di mezzi pesanti e camion;
  • addetti all’assistenza personale di persone non autosufficienti;
  • professori di scuola pre-primaria;
  • facchini, addetti allo spostamento merci e assimilati;
  • professioni sanitarie infermieristiche e ostetriche ospedaliere con lavori strutturati in turni;
  • operatori ecologici e altri raccoglitori e separatori di rifiuti.

 

  • maestre/i di asili nido e scuole dell’infanzia;
  • macchinisti ferroviari;
  • muratori;
  • addetti alle pulizie;
  • operai agricoli, lavoratori che svolgono particolari attività nel settore dell’agricoltura e dell’allevamento (dal lavoro manuale all’utilizzo di macchine complesse in condizioni usuranti),e braccianti agricoli;
  • marittimi;
  • addetti alla pesca;
  • addetti a lavori siderurgici e lavoratori del vetro, sottoposti a condizioni lavorative di particolare delicatezza, complessità e difficoltà.

Periodicamente la lista dei lavori usuranti viene aggiornata, per adeguarla al nuovo contesto sociale ed economico. Nel dettaglio, tra i nuovi lavori usuranti figurano le seguenti categoria di lavoratori:

  • operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia, e della manutenzione degli edifici;
  • conduttori di gru e macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni;
  • conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante;
  • conciatori di pelli e pellicce;
  • conduttori di mezzi pesanti e camion;
  • addetti all’assistenza personale di persone non autosufficienti;
  • professori di scuola pre-primaria;
  • facchini, addetti allo spostamento merci e assimilati;
  • professioni sanitarie infermieristiche e ostetriche ospedaliere con lavori strutturati in turni;
  • operatori ecologici e altri raccoglitori e separatori di rifiuti.

A questo elenco si aggiungono nuove categorie di lavori usuranti, così come indicato dal decreto del 5 febbraio 2018. Il pensionamento anticipato è ora previsto per diverse migliaia di lavoratori, i quali potranno usufruire di una serie di benefici come la pensione in anticipo.

Ecco di chi si tratta:

  • infermieri e ostetriche;
  • maestre/i di asili nido e scuole dell’infanzia;
  • macchinisti ferroviari;
  • muratori;
  • camionisti;
  • conduttori di gru, autogru su autocarro, cestelli con piattaforma aerea, carrelli industriali, altri macchinari per la perforazione di costruzioni o, in generale, per movimentazioni delicate di materiali pesanti o per la costruzione di edifici e simili;
  • facchini;
  • addetti alle pulizie;
  • badanti;
  • addetti alla raccolta di rifiuti;
  • conciatori di pelli;
  • operai agricoli, lavoratori che svolgono particolari attività nel settore dell’agricoltura e dell’allevamento (dal lavoro manuale all’utilizzo di macchine complesse in condizioni usuranti),e braccianti agricoli;
  • marittimi;
  • addetti alla pesca;
  • addetti a lavori siderurgici e lavoratori del vetro, sottoposti a condizioni lavorative di particolare delicatezza, complessità e difficoltà.

Sono state migliorate anche le condizioni per chi fa assistenza a disabili. Infatti, le persone che assistono un parente o un affine di secondo grado convivente, nel caso in cui i genitori o il coniuge della persona affetta da disabilità abbiano compiuto 70 anni d’età (oppure se affetti da patologie invalidanti o deceduti o mancanti) possono beneficiare dell’Ape sociale o, in alternativa, richiedere la pensione anticipata.

Sotto questo aspetto, questi lavoratori possono essere assimilati a quelli che svolgono professioni faticose o mansioni particolarmente usuranti, in quanto possono godere di anticipi pensionistici e di un trattamento economico più favorevole per la pensione

 

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